Lazio da incubo, Lotito aspetta risposte da Sarri

di Carlo Cagnetti

Lazio, il silenzio dopo la vergogna, Lotito aspetta, Sarri dubita, e il Celtic è alle porte…

Lotito il temporeggiatore come Quinto Fabio Massimo, il dittatore in carica nella seconda guerra punica.

È una strategia, quella del prendere tempo, finalizzata a logorare le forze nemiche senza combattere in campo aperto, e per il senatore Lotito è quella più affidabile e sicura per risolvere i problemi.

E nella Lazio i problemi sono deflagrati dopo la disfatta contro l’ultima in classifica senza lottare né tirare in porta, tranne il rigore di Immobile. Purtroppo per la Lazio non tirare in porta e non creare palle gol sta diventando una tremenda consuetudine che nelle ultime partite, a parte il derby, ha assunto i contorni di un incubo.

Ma che succede alla macchina di Sarri? Cosa si è inceppato? Perché non si trova la soluzione? Domande che dopo 3 mesi non hanno trovato alcuna risposta.

Gli avversari ormai sanno a menadito come fermare la Lazio. E la Lazio li aiuta, non correndo, non lottando e non guicando. Squadra slabbrata, senza una fsionomia e terribilmente noiosa. Sarri ha ammesso che se il problema è lui è pronto a farsi da parte, ma le sue dimissioni non arriveranno dato che un professionista non rinuncerà mai ai propri soldi. Ma Sarri avrà anche la voglia di lottare contro un destino cinico e baro?

E Lotito il temporeggiatore, appunto perché temporeggiatore, non è aduso a soluzioni shock, tipo esoneri alla De Laurentis, perché non ha certo intenzione di pagare due stipendi, all’ex e al nuovo allenatore.

Dunque stiamo in un vicolo cieco, o meglio laziale, che rischia di protrarre questa situazione fino a fine stagione.

Una stagione che comunque ha un’enorme quantità di gare da giocare e quindi che ha insita la possibilità di cambiare il trend anonimo intrapreso dalla Lazio.

Il come cambiare lo deciderà Sarri mentre Lotito aspetta altre caselle da riempire per comporre il suo sudoku. Magari lo potrà aiutare Kamada, o forse più logicamente un cambio di mentalità e di determinazione per smuovere uno stallo pericoloso.

La Lazio è attesa dagli scontri col Celtic e col Cagliari in casa, da cercasi vittoria disperatamente. Anche se ci accontenteremmo più umilmente di tornare a vedere qualche palla gol per sognare quella Lazio che sembra si sia dissolta nel giro di pochi mesi come un sogno al risveglio. Il brutto del calcio.

Ma almeno lottare per cambiare questo quadro sarebbe cosa buona e giusta.