Lazio da primato, sbancata Firenze con un altro poker, le meraviglie continuano…

Meraviglie Lazio, a Firenze un altro poker da applausi

A Firenze, contro una viola avvelenata ed imbattuta in casa (neanche il Napoli ci ha vinto..), è andato in scena l’ennesimo show di una Lazio ammaliante ed inebriante. Quarta vittoria consecutiva, sedici gol fatti, zero subiti, terzo poker consecutivo (record in serie A), trovateci un altra squadra in Europa con questi numeri e vi stringeremo la mano.. Pazzesca la prova della squadra biancazzurra che nella terra dantesca costruisce un inferno infuocato per la squadra di Italiano.

Partita vivissima dall’inizio alla fine, viola sprecona e l’aquila non perdona. La grandezza della Lazio si è vista soprattutto nei momenti di sofferenza, si è sacrificata ed ha tracimato quando si è presentata davanti a Terracciano (4 gol su 6 tiri in porta)

Prima Vecino, finalmente un gol su azione da calcio d’angolo, poi Zaccagni, su assist capolavoro di Milinkovic, mettono le cose in chiaro con due testate d’autore. Sì, voi create palle gol, noi segnamo i gol, questo il messaggio della Lazio alla Fiorentina. Provedel dice no a tutta la viola, fenomenale una sua parata allo spirare del primo tempo, e con un portiere così è molto facile arrivare al quarto clean sheet consecutivo.

Poi, quando in panchina hai giocatori come Luis Alberto è altrettanto facile segnare ancora.

E poi quando si ha un giocatore epico come Ciro Immobile, alla sua 300esima gara in A, è molto probabile pronosticare il suo 188esimo gol in A (con questo gol entra nella top ten dei cannonieri all times) a Firenze, e proprio allo scadere, grazie ad un altro assist capolavoro di Milinkovic (e sono 7…).

E così si è confezionato uno 0-4 severissimo per una pur buona viola, e dolcissimo per una Lazio matura e spietata che vola a 20 punti in classifica in attesa del super scontro con l’Udinese, anch’essa a pari punti con i biancazzurri.

Dove può arrivare la Lazio in questa maratona che è il campionato italiano? La domanda comincia a serpeggiare negli ambienti calcistici con sempre più insistenza. E Sarri se la sbriga rispondendo che la maratona è solo al terzo chilometro. Più chiaro di così…