Lazio-Lecce: le parole di Milinkovic, Pellegrini e Immobile

Le voci di alcuni dei protagonisti della partita di ieri Lazio-Lecce:

MILINKOVIC

Con la sua rete in pieno recupero ha impedito una sconfitta che sarebbe stata deleteria a livello psicologico. Non ha portato i 3 punti ma quando una giornata va storta l’importante è non perdere. Al termine della gara il nostro sergente Milinkovic-Savic ha parlato ai microfoni di Sky Sport:

“Eravamo sotto, ma ci abbiamo provatoe abbiamo creato occasioni. Volevamo per forza il pari. Mi sarebbe piaciuto di più fare quello del 3-2. Ci teniamo questo punto ma non si molla. Dopo questa dobbiamo rimanere con la testa alta e lottare queste ultime partite. Abbiamo preso due gol stupidi. Il secondo da un errore nostro come le altre partite. Non ci fanno delle belle azioni ma sbagliamo noi. Qui dobbiamo migliorare. Dobbiamo provare a portare sempre a casa i tre punti. Critiche? Ero un po’ giù, è normale. Non ho dato quello che la gente si aspetta da me. Il messaggio della Nord mi darà una mano in più. Ci proveremo tutti a vincere le ultime tre. Che segnale è quello della Nord? Non me l’aspettavo. Quello che hanno fatto è una cosa enorme che ricorderò per tutta la vita. Posso dirgli solo grazie“.

PELLEGRINI

Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel alla fine diLazio-Lecce, Luca Pellegrini ha analizzato il pareggio facendo capire chiaramente che non è così che si va in Champions:

Quello che ci dobbiamo tenere è la voglia che abbiamo avuto, la reazione. Ma dobbiamo fare dei passi in avanti sotto il punto di vista dell’attenzione, dell’esperienza. Abbiamo preso due gol che non vanno presi da una squadra che vuol entrare in Champions. Questo è un pareggio che per certi versi è sicuramente amaro, per altri siamo comunque riusciti a recuperare un punto“.

Dobbiamo dire le cose come stanno, ma dobbiamo anche rimanere positivi, mancano tre partite alla fine del campionato, dobbiamo dare il massimo”.

Non è il momento di cercare spiegazioni, scusanti, quello che c’è da fare è vincere tutte e tre le partite che rimangono. Poi quello che sarà a livello di struttura della squadra, ci sono persone che lo fanno e ci penseranno, ma ripeto non è il momento di pensarci, non vogliamo parlare di alibi o situazioni che ci possono dare delle spiegazioni o indorare la pillola. La voglia di fare mi espone a fare qualche errore in più, sto provando a farne il meno possibile. Però, non è il momento di alibi, scusanti, oppure di pensare al singolo prima del gruppo. Adesso la Lazio deve giocare e vincer tutte e tre le partite, poi si vedrà”.

Non dobbiamo prenderci in giro, momenti così ne esistono 4-5 dentro la stessa partita, dobbiamo essere camaleontici, saperci adattare. Con le nostre idee, con il nostro gioco ma bisogna capire come fare, conoscerci, parlare un po’ di più. La sensazione è che noi qualcosa in più la possiamo e la dobbiamo dare”.

IMMOBILE

Dopo aver finalmente interrotto il suo digiuno il capitano Ciro Immobile ha analizzato, al termine del match il pareggio ai microfoni ufficiali della Lazio:

È mancata la leggerezza. A livello di prestazione, intensità e cattiveria agonistica alla squadra non si può rimproverare nulla. Guardo l’aspetto positivo, ovvero questo punto preso alla fine, anche perché troppa negatività non fa bene per niente“.

Nel primo tempo siamo stati bravi a liberare le mezzali. Già prima dell’assist di Luis Alberto c’era stata la palla di Sergej su cui si erano creati dei buoni presupposti. Ma ci voleva più attenzione. Non si può prendere gol così a tempo scaduto. Ci ha tagliato le gambe e non siamo riusciti a reagire bene nella ripresa. Anzi siamo entrati in campo timorosi e abbiamo preso gol“.

Sembra sempre che debba arrivare lo schiaffo prima di reagire e invece bastava chiudere il primo tempo in vantaggio per spostare l’inerzia del match. Ringrazio la curva e lo stadio che ci hanno incitato fino alla fine. Siamo lì, stiamo lottando con squadre forti, ma abbiamo ancora le nostre possibilità“.