Noi non abbiamo ricevuto l’ordine di non pensare…

Siamo alle solite. Quella silente, ma sempre covante sotto la cenere, avversione verso Lotito, ora prende forma e parola attraverso le lunghe litanie di chi prevede scenari apocalittici e che ha già inserito la Lazio al settimo posto. Si, ok, la cessione di Milinkovic in terra araba toglie alla Lazio un pezzo da novanta, ma siamo sinceri, ad 1 anno dalla scadenza nessuno voleva perderlo a zero nemmeno il tifoso più innamorato del serbo. Venderlo a 40 ml è stato un altro capolavoro di Lotito che ora ha un centinaio di milioni in cassa. Non tutti da spendere sul mercato, ma una buona parte sì. E allora da dove nascono le ansie? Nascono come sempre da una comunicazione negativa e cavalcante l’onda di attacchi concentrici alla Lazio. Sarri è il garante massimo di una Lazio più forte. Se resta sulla panchina biancazzurra vorrà dire che ha le assicurazioni di Lotito su una squadra estremamente competitiva. E quasi tutti dovranno chiedere scusa se ciò avverrà. Se Sarri noterà che questo immobilismo continuerà in eterno darà le dimissioni e chiederemo scusa noi. Peraltro la Lazio è arrivata seconda e quindi per fare un grande mercato deve scegliere i profili giusti. E per scegliere i profili giusti ci vuole un po’ più di tempo. Ragionarci un po’ di più che danno può portare alla Lazio? Nessuno. Magari l’attesa può diventare nervosa, e lo capiamo, ma è fondamentale essere freddi e saper aspettare. E ribadiamo la fiducia in una Lazio più forte. Con ottimismo. E con un semplice ragionamento. Nulla di più.