Presidente Lotito, col muro contro muro perdiamo tutti, soprattutto Lei.

Qui come succede spesso, si è passati da una giusta considerazione sul prezzo dei biglietti di Lazio – Milan dove tutti abbiamo criticato la decisione societaria di non venire incontro ai tifosi in questo momento fondamentale della stagione, alla strumentalizzazione pura e sciacallaggio mediatico di alcuni comunicatori che io definisco pseudo laziali che non vedevano l’ora di ripiombare come avvoltoi.

Infatti di avvoltoi parliamo, solo miseri e squallidi avvoltoi che guarda caso, ora ogni giorno sfornano articoli o post sapendo perfettamente che qualsiasi cosa si scriva contro, sarà non solo recepita alla grande, ma sarà amplificata e gonfiata dando a questi avvoltoi, quella visibilità e quell’attimo di notorietà scomparsa nei mesi precedenti dove invece gli articoli erano più radi e soprattutto basati sulla storia della Lazio e su faccende di secondaria importanza. L’equilibrio e il raziocinio come sempre, viene del tutto eliminato per far posto all’odio e al preconcetto che ovviamente va poi inevitabilmente a distorcere tutto, anche le situazioni che nulla centrano con l’argomento in questione.

La società ha sbagliato, Lotito ha sbagliato ad avallare questa decisione in merito ai prezzi cari di Lazio – Milan. Sappiamo perfettamente che di soluzioni per accontentare tutti c’erano, ed erano fattibilissime, per cui lo sbaglio c’è stato ed è stato uno sbaglio che in questo momento Lotito poteva tranquillamente evitare perchè l’aggravante sta nel fatto che è stato uno sbaglio consapevole.

Però la strumentalizzazione è un gesto squallido, che pone chi lo fa, sullo stesso livello di chi commette l’errore senza scusanti o giustificazioni. Lotito nel suo cinismo, ieri ha detto una realtà OGGETTIVA, fredda quanto volete, insensibile quanto volete, ma oggettiva.
“Guardate che non venendo allo stadio non fate danno a me ma alla Lazio” ed è tutto purtroppo dannatamente vero.
La Lazio da anni (praticamente da sempre da quando Lotito ha rilevato la Lazio) ha un accordo con lo stato che a garanzia della rata annuale da versare all’erario, ha messo gli incassi da botteghino e l’incasso della campagna abbonamenti. Ovviamente negli anni precedenti questa garanzia veniva ampiamente coperta dalle maggiori entrate rispetto alla somma necessaria, ma da 3 anni a questa parte causa pandemia, questa garanzia è diventata vitale, soprattutto quest’anno dove lo stato dopo 2 anni quasi in totale chiusura stadi, ha deciso di riportare gradatamente la capienza al 100%. Nei due anni di chiusura la Lazio ha cmq dovuto sopperire al mancato incasso di biglietti e abbonamenti attingendo all’interno del bilancio. quest’anno la società sta cercando di andare a coprire la somma con gli incassi dei biglietti, incassi che solo da due settimane possono essere al 100% della capienza e quindi per non ricorrere di nuovo al bilancio per coprire la differenza, ecco che in una partita di cartello come contro il MIlan che si sta giocando punto a punto lo scudetto, ha pensato di alzare il costo dei biglietti per fare incasso visto che è l’ultima partita d’alta classifica da poter sfruttare in questo senso.
Il ragionamento di per se è giusto e corretto, cinico ma corretto ma….
C’è un ma molto importante.
La Lazio soffre molto uno stadio vuoto, mentre si esalta con uno stadio mediamente pieno (noi lo stadio pieno purtroppo con queste ultime due generazioni di tifosi non lo faremo più) e in questo momento dove ci si gioca anche noi punto a punto una posizione per entrare in Europa League, l’apporto del tifoso è quanto mai imprescindibile. Ed allora la società doveva fare un gesto di sensibilità soprattutto verso la squadra dando la possibilità al tifoso laziale di poter assistere all’incontro con prezzi non dico popolari ma “normali” lasciando il rincaro al settore ospiti che tanto si sarebbe riempito anche un conto biglietto di 100 euro cadauno.
Lo sfruttamento del settore ospiti era la chiave per incassare qualcosa in più non certo lo sfruttamento dei tifosi laziali. E nemmeno c’era il pericolo di vedere tifosi milanisti andarsi a prendere il biglietto in curva nord o distinti o Tevere per risparmiare perchè sa che non riuscirebbe a vedere la sua partita in tranquillità.

Questa strategia avrebbe portato un incasso congruo nel settore ospiti, un incasso congruo tra tutti i tifosi laziali che sono sicuro avrebbero risposto tutti presente andando a far sentire la loro voce e il loro amore con una presenza che si sarebbe attestata tranquillamente sulle 50 mila unita complessive dando quel supporto incredibile per spingere la squadra ad una partita importante e perchè no, ad una vittoria importantissima.

Eccoci invece a fare cosa? A rammaricarsi per non vedere mai un gesto che vada oltre il freddo raziocinio, o il freddo calcolo. Nel calcio, l’atto d’amore si manifesta in tanti modi, e il tifoso sa e percepisce quando la società compie dei gesti d’amore aldilà dei suoi interessi calcolatori. Caro Lotito, lo sai quanto io porti avanti l’oggettività dei fatti, nel bene ma anche nel male, e sai che spesso mi metto di traverso contro chi squallidamente strumentalizza tutto per proprio comodo raccontando mezze verità o verità distorte solo per far passare dei messaggi fuorvianti, però stavolta i fatti oggettivi sono questi, sono i 40 euro che la società ha messo come costo del biglietto per la curva nord e i suoi distinti. Un prezzo fuori da ogni logica e fuori proprio da quella sensibilità e amore che una società secondo me ha il dovere di coltivare verso la propria tifoseria.
E’ anche questa una sorta d’investimento economico per la società, seminare bene ora per raccogliere bene dopo. Non può sempre prevalere l’estemporaneità delle iniziative. non possono bastare 3 partite a 10 euro decise quasi improvvisamente per dire “noi siamo venuti incontro ai tifosi” se poi nel momento cruciale, la società in pratica se li riprende con gli interessi.

C’erano tante soluzioni, mini abbonamenti, pacchettini di partite, costo inferiore, insomma c’era una scelta infinita ma la società cosa ha fatto? Ha scelto l’unica strada quella del biglietto a 40 euro per negativizzare un’ambiente che già di suo vive quotidianamente il negativo per colpa di questi comunicatori parassiti che propinano a iosa news e racconti da fantascienza al tifoso che ormai plagiato mentalmente, prende e assorbe tutto e lo riversa in maniera melmosa in qualsiasi forma.

Mi spiace presidente Lotito, mi spiace veramente, ma io sono sempre stato coerente con il mio modo di agire e pensare, e siccome per me contano i fatti oggettivi, in questa situazione OGGETTIVAMENTE Lei ha commesso un grave errore che speriamo non porti ulteriori ripercussioni sul proseguo di questo finale di campionato e sul programma della prossima stagione.

Ora dopo 18 anni presidente Lotito, il muro contro muro non è più una strategia funzionale per nessuno, nemmeno per Lei. Il tifoso normale, quindi non parlo degli ultras o di altri, ma il tifoso normale come me e come tanti altri che da decenni vive la Lazio molto prima del suo avvento, è arrivato ad un punto di non riuscire più a comprendere alcune sue scelte.
Basta con la solita litania.
Basta con la solita strategia dello sfinimento.
Basta col fare il minimo sindacale perchè la Lazio si autofinanzia.
Anche dentro l’autofinanziamento, si può attuare una strategia più aggressiva e più qualitativa, e non parlo del solo settore tecnico, ma anche di alcuni ruoli in società che purtroppo non producono nulla anzi si, producono tanto fuoco amico causando tanta difficoltà perchè senza difesa, alla fine, si capitola sempre.

Presidente Lotito, lo so che tanto queste saranno state per lei l’ennesime parole al vento, lo so perchè fino ad ora le abbiamo viste sempre svolazzare nel cielo queste parole che da diversi anni tentiamo di farle comprendere. Però io sono un tifoso laziale, e il mio cuore biancoazzurro sanguina al pensiero di non fare nulla e quindi ecco il perchè di queste righe, ecco il perchè di questo grido di sofferenza, ecco il perchè io da tifoso e innamorato perso della Mia Lazio, non mi stancherò mai di rivolgermi a chi potrebbe far qualcosa di diverso, anche se coscientemente so che probabilmente non verrò ascoltato, ma almeno io mi sentirò a posto con la mia coscienza, con la mia fede laziale, almeno io…