Report: i problemi finanziari dell’Inter e la comica soluzione di Gravina – 1 puntata

Dalla trasmissione REPORT del 04 dicembre 2021

I club non pagano perché hanno finito i soldi, almeno i più grandi a partire dall’ Inter campione d’Italia che per raccogliere finanza sul mercato ha sottoscritto un bond da 300 milioni di euro.

D. Report. lei come definirebbe la situazione finanziaria dell’Inter?

R. Gian Gaetano Bellavia (esperto in riciclaggio). Come minimo pesantissima, nel senso che ha una marea di debiti e credo che sia sugli 800/900 milioni di euro di debiti a fronte di 300 milioni di euro di crediti, quindi, hanno un grosso squilibrio.

Certo la proprietà cinese dell’Inter ha cercato nuovi modi per mettere una pezza sul presente nel 2019 presta al Genoa il calciatore Andrea Pinamonti con obbligo di riscatto e iscrive a bilancio una plusvalenza di quasi 20 milioni di euro, il 1 settembre del 2020 il Genoa onora il fatto i riscatta Pinamonti a 20 milioni ma pochi giorni dopo il 24 settembre l’Inter lo ricompra a 22, un gioco di prestigio simile alla scelta di rivalutare i beni di sua proprietà.

Gian Gaetano Bellavia (esperto in riciclaggio). Loro hanno rivalutato il marchio Inter e la libreria media che avevano comprato dalla Rai.  90 milioni mi per il marchio e 25 milioni la libreria.

In questo caso la zattera di salvataggio del calcio italiano è stata la Federcalcio. Il 10 settembre ha approvato una nota di indirizzo all’interno della quale vengono sospesi i controlli sugli adempimenti fiscali e contributivi previsti dalle scadenze federali. Un provvedimento preso da una Federazione ancor prima che venga discusso dal governo.

D. Report: cosa significa questo provvedimento della Federcalcio?

R. Gian Gaetano Bellavia (esperto in riciclaggio): la Federcalcio dice: se tu non paghi noi non ti sanzioniamo, non apriamo inchiesta su di te e non ti diamo punti di penalizzazione, non facciamo niente. E’ un modo per incentivare i clubs a non pagare..poveri clubs.

La COVISOC, la commissione che controlla i bilanci delle società professionistiche, aveva, il 30 giugno lanciato un allarme. Infatti aveva scritto una lettera al presidente Gravina segnalando che la FIGC ha applicato delle norme buoniste per iscrizioni al campionato. Per parte delle squadre di calcio, c’è il rischio che qualcuno abbandoni a metà strada, dichiarando default e mettendo a rischio il regolare svolgimento del campionato. Ma Gravina tira dritto e a settembre dice alle squadre di calcio: guardate che sono interrotti controlli sui versamenti dei contributi e il pagamento delle tasse.

Insomma un via libera. In pratica è come nascondere la polvere sotto il tappeto (nda)

Quello che è certo che le squadre stanno facendo di tutto per aggiustare i bilanci. l’Inter per esempio ha rivalutato di ben 90 milioni di euro il proprio marchio e ha rivalutato anche di 25 milioni di euro il proprio archivio fotografico e la propria Cineteca. Non ci sarebbe nulla di male vista l’importanza dell’ Inter, solo che i media le hanno affibbiato l’etichetta di eterni a questi a questi valori.

Quello che è certo, è che le squadre di calcio sono sempre e perennemente alla ricerca di liquidità.