Saliscendi Lazio, la continuità rimane utopia…

Saliscendi Lazio, proprio quando sembra aver trovato la soluzione ecco l’intoppo.

E più la vedi giocare più si butta giù come ieri contro il real Sassuolo del bravo Dionisi, abile a sfruttare le lacune di una squadra ancora malata mentalmente.

Non si deroga al principio della discontinuità, un passo avanti due indietro e viceversa ed è bruttissimo perdersi in questo incantesimo biancazzurro.

Lazio svogliata ed autolesionista anche quando la partita si mette bene ed allora è evidente che c’è qualcosa di profondo che non va.

Un centro di gravità permanente sarebbe la soluzione, o almeno una delle soluzioni, leggasi non solo come stabilità psicologica ma anche come centrale di centrocampo. Né il volenteroso Cataldi né il vecchietto Leiva sembrano capaci di guidare il traffico del 4-3-3, e sappiamo bene quanto sia fondamentale un centrale funzionale agli schemi sarriani.

E a proposito di centrale, ma difensivo, ci si chiede dove vada Acerbi con le sue scorribande nelle lande desolate del fronte offensivo. Appunto, è offensivo sguarnire una difesa già di par suo colabrodo come poche. L’attacco fa quello che può, poco, se poi ci si mette pure la traversona presa dal bombone di Basic su punizione allora si capisce che non è proprio aria di svolta.

Sesta sconfitta in 17 gare e miseri 25 punti a corredo di una classifica orribile. Che fare? Innanzitutto vincere contro il Genoa venerdì sera, non a parole ma sul serio, mettendo in campo il proprio orgoglio prima che le proprie qualità. Stavolta i giocatori debbono tirare fuori quel “quid” in più per trovare quella continuità che Sarri implora e che non riesce a far trovare alla sua squadra.

Inutile perdersi in chiacchiere da bar, o nell’isteria di un ambiente inquisitorio pronto a chiedere chissà quali rivolgimenti. Solo con la razionalità si può intravvedere lo spiraglio vincente. Siamo a dicembre, non a maggio. Per le sentenze senza appello c’è tempo.

Ma chi ha tempo non aspetti tempo. Per non buttare a mare una stagione che può ancora essere indirizzata verso la rotta giusta.