Lazio, un punto di testa…

Quello che non ti aspetti nel Friday night dell’Olimpico. CI si attendeva una Lazio vincente contro il Lecce di Baroni reduce dalla sconfitta casalinga contro il Verona e invece alla fine Sarri può ritenersi discretamente soddisfatto di un punto agguantato dalla testata di Milinkovic proprio allo scadere.

E pensare che il gol di Immobile sembrava poter aprire una tranquilla vittoria acchiappa Champions, ma non si era fatto i conti con la reazione del Lecce e soprattutto con le incredibili distrazioni di squadra che hanno reso una gara in discesa in una tormentata salita da togliere il respiro.

Il momento biancazzurro non è tra i più
brillanti. Le assenze a centrocampo causano una situazione di confusione difficile da sbrogliare.

E riemerge quella assurda paura di non raggiungere l’obiettivo che attanaglia la Lazio quando deve competere per un posto Champions.

Meglio vedere il bicchiere mezzo pieno e prendersi questo punto e andare avanti. Tre gare al traguardo e la Lazio ora deve lottare come ha fatto nell’ultimoa mezz’ora della gara contro il Lecce. Non serve più il bel gioco, ma altre qualità, nervose e caratteriali.

La Lazio è artefice del proprio destino. E da questo punto deve ricominciare per scrivere il suo nome nell’elite del calcio europeo.