Sinner nella storia

di Carlo Cagnetti

Yannik Sinner è nella storia.

A Melbourne nel primo torneo Slam della stagione, gli Australian Open, Il tennista azzurro batte in una finale equilibratissima il russo Medvedev dopo quasi 4 ore di gioco e dopo 5 durissimi set.

Fantastico il cammino dell’altoatesino in queste due settimane di gare. Ha perso solo 3 set in totale e ha dato una dimostrazione di tenuta fisica e mentale straordinaria.

Finale in salita

Sinner inizia in modo soft contro un Medvedev in palla ed assatanato. L’azzurro non riesce a mantenere un servizio che possa mettere in difficoltà l’avversario.

Medvedev alza i ritmi degli scambi e fa doppietta con un duplice 6-3. La gara sembra incanalarsi verso una facile vittoria del russo, ma Sinner rimane concentrato e modifica la sua tattica, aggredendo Medvedev e alzando le percentuali del servizio

Rimonta da campione.

Sia nel terzo che nel quarto set Sinner tiene sempre i propri turni di battuta. Gli bastano semplicemente due break, uno per set, per riportare le sorti della sfida in parità con un doppio 6-4. Ora comincia la partita della vita.

Trionfo finale

Nel set decisivo Medvedev boccheggia. D’altronde il russo è reduce dalle maratone dei giorni precedenti mentre Sinner appare più fresco e determinato a prendersi il primo Slam della carriera.

Il servizio di Sinner è un fruttuoso bancomat che elargisce punti a volontà. Negli scambi da fondo il primo a sbagliare è Medvedev e le conseguenze sono logiche. Il russo perde il proprio servizio al quinto gioco e Sinner vola per il 6-3 che gli dona le chiavi della storia.

Nella storia

Dopo quasi 48 anni un italiano torna a vincere un torneo del grande Slam. Dopo Panatta nel 1976 a Parigi ecco Sinner a Melbourne a regalarsi e a regalare all’Italia il primo Australian Open.

La sensazione che sfiora la certezza è che Sinner sia al primo step di una carriera che si annuncia fulgida e fertile di successi.

Vai ragazzo, il tennis italiano ti ringrazia…