Ciro, il rigore e un bacione a Firenze…

di Carlo Cagnetti

Lazio e Ciro, un amore indissolubile, tre punti al bacio con vista in zona Champions …

Romanzesca e meritata vittoria della Lazio che con grande determinazione spegne le velleità viola proprio al fotofinish grazie all’eroe buono, quel Ciro Immobile che qualcuno considera finito e che invece è arrivato a meno 1 da quota 200 reti in maglia Lazio grazie al gol vittoria contro la Fiorentina.

Malgrado le oggettive difficoltà di una sfida complicata, tra due contendenti alle postazioni europee, e le solite invenzioni della cornice marcia, pronta a profittare della sconfitta di Rotterdam per dispiegare le proprie truppe cammellate con scritti di fantasia, la Lazio ha risposto presente.

Se Sarri avesse potuto scegliere una vittoria che desse ai biancazzurri il pieno orgasmo, e quindi la massima soddisfazione, avrebbe scelto proprio questa modalità di successo. E non solo perché raggiunta all’ultimo respiro, ma perché voluta a tutti i costi senza lesinare energie.

E la viola è stato un avversario di tutto rispetto, confermando pur nella sconfitta di essere un pericoloso nemico per la zona Europa. Ma la Lazio del monday night, spinta da una Curva Nord inesauribile, non poteva non prendersi questi tre punti, imperativo categorico di kantiana memoria.

Dopo un primo tempo a fasi alterne, i biancazzurri producono un secondo tempo di sostanza e pulsione e il succedersi di palle gol è un messaggio cifrato alla viola. E non è un caso che il “fortissimamente volere” della Lazio venga premiato da un fallo di mano in area viola, nell’ultimo assalto disperato, che procura il rigore decisivo.

Minuti palpitanti che passano lenti mentre Ciro è alle prese con il pallone più scottante della vita. Quel suo tiro preciso, alla destra di Terracciano, è un tracciante che brucia le speranze viola di uscire indenni dell’Olimpico, ed infiamma i 38.000 paganti (30.000 abbonati + 8.000 occasionali) per un boato che sa di ruggito, mentre Ciro bacia la sua maglia davanti alla Nord.

Un finale da romanzo, ma non c’è tempo di rileggerlo. Venerdì ci sarà da battagliare a Bologna per incamerare altri tre punti in questa rincorsa continua in cui è vietato fermarsi.