Conferenza stampa, Sarri: “Grazie a questi ragazzi sono tornato a divertirmi. Ora non si molla niente…”

Welcome to Sarriland” questo è quello che molti esclamano, con gioia incontenibile, mentre ammirano estasiati le partite della Lazio sempre più lanciata verso la Champions. Altra vittoria importantissima in una gara delicata che consente alla Lazio di consolidare il secondo posto (mettendo così ulteriore pressione agli avversari che devono tenere il passo). Al termine della sfida per commentare la prestazione dei biancocelesti, in conferenza stampa, è intervenuto Maurizio Sarri:

Se farò vedere la classifica? Gli faccio vedere la classifica non di ora, perché quella di ora non ha senso. Quando tutte avranno giocato gli farò vedere la classifica di ora e poi quella di otto nove partite fa. E quindi i ragazzi dovranno capire che in otto nove partite le classifiche sono stravolte. Non era impossibile otto nove partite fa, è fattibile e non facile ora. Deve passare questo messaggio. Non c’è margine di mollare niente. Se la Lazio mi ricorda quel Napoli? Questa è la Lazio che ha giocatori con caratteristiche diverse che sta crescendo nella qualità di calcio che esprime. Mi ricorda il Napoli per quanto riguarda l’applicazione e l’intensità durante gli allenamenti. Se bruciano i punti persi? I punti fanno parte del percorso e se parli con tutte e venti le squadre ti diranno che hanno perso punti in maniera stupida. Te lo dirà anche il Napoli. Fa parte della normalità. Se in quel momento non li abbiamo presi vuol dire che non ce li siamo meritati”.

MENTALITÀ– “Come ho fatto? Come hanno fatto gli allenamenti. La squadra ha iniziato a allenarsi con applicazione feroce, con continuità di applicazione forte e questo l’ha portata in partita. La qualità nella quale siamo cresciuti di più è la sofferenza. Fino a qualche mese fa quando perdevamo di mano le partite per cinque minuti, subivamo. Adesso siamo in grado di attraversare momenti difficili belli tosti e soffrendo anche a tratti, ma ne usciamo fuori”.

VECINO – “Si sta curando, i programmi sono di rivederlo in allenamento per martedì e ce la potrebbe anche fare” 

MARCOS ANTONIO – “Il gol di Marcos mi ha fatto un piacere straordinario, per motivi miei tattici non è riuscito a giocare quanto si meriterebbe e quindi son contento che questa soddisfazione se l’è presa”.

PREGIO – “Prossimo difetto che diventerà super pregio? L’obiettivo è continuare a migliorare, in questo momento difetti enormi non ne abbiamo più di così vistosi. Io due mesi fa non ero contento della continuità, ma se la paragonavo a quella dello scorso anno è in netto miglioramento. Sono passi in avanti ancora. Questa capacità di gestire le partite con più solidità mentale, mi sembra che stia venendo fuori. Siamo in ballo e dobbiamo ballare, la testa deve essere all’obiettivo che è quello di entrare nelle quattro. Io continuo a considerarlo un’impresa visto che ci sono squadre che hanno un fatturato più alto di noi e un monte stipendi più elevato di noi. È un’impresa difficile, ma in questo momento la classifica ci dice che è possibile”.

GARE INFRASETTIMANALI – “Sprint maggiore dopo l’impegno settimanale? Quest’anno abbiamo fatto più punti dopo le partite di Europa League, rispetto a quelle senza. Un’altra squadra dopo la Conference? Abbiamo preso due sconfitte in Conference dopo due vittorie in campionato. È un limite da superare se è così, l’anno scorso pagavamo dopo l’Europa. Quest’anno abbiamo una media superiore nelle partite dopo l’Europa, però abbiamo pagato quelle di giovedì invece che quelle successive e quindi dobbiamo aumentare la cilindrata se vogliamo giocare ogni tre giorni. Siamo attrezzati? Io non sono fautore dei cinque cambi, a volte li ho fatti. Fare tre cambi in una botta, rischi di demolire la squadra. Se i tre hanno qualche difficoltà di inserimento, passi dieci minuti in sarabanda completa. Poi ci sono delle partite in cui ce n’è bisogno perché devi giocare ogni tre giorni e li fai. Nel momento in cui abbiamo iniziato a giocare una volta a settimana non li forzo, al di là del valore della rosa che possiamo avere”.

MERCATO– “Quanti giocatori chiederei a Lotito? Io ne chiederei undici per il campionato, undici per la coppe europee e undici per la Coppa Italia. Come faceva la Pro Recco nella pallanuoto. Cosa serve? Continuare a migliorare e avere qualche situazione in più per le gare ogni tre giorni. Il migliroamento va fatto fare a quelli che abbiamo a disposizione, poi dopo cerchiamo di arrivare all’obiettivo e poi ne parleremo. Parlarne ora scusa ma sono nato a Napoli, vivo in toscana ma la scaramanzia mi è rimasta addosso”.

DIVERTIMENTO – “Sono tornato a divertimi durante gli allenamenti e probabilmente lo trasmetto. Devo ringraziare il gruppo, sono tornato a divertirmi in un momento in cui mi era balenata l’idea anche di smettere”.

SPEZIA – “Quanto mi diverto a affrontare lo Spezia? È difficile arrivare al 90’ con quei pazzi scatenati dietro la panchina ospiti. Ma sono sempre venuto volentieri, c’è qualche difficoltà in più rispetto agli altri campi. Qui la sensazione che ogni volta che stoppi il pallone ti saltano addosso ce l’hai, magari è solo una sensazione però c’è”.