Sarri – Verità accoppiata vincente

Diario di bordo Auronzo di Cadore

Giorno X

Vi ricordate come finì il diario di bordo sul ritiro estivo di Auronzo?

“Non credete a quello che vi stanno raccontando, non è così”

Risposte ironiche, zero fiducia nonostante io abbia cercato di farvi vedere coi fatti che molte cose non fossero vere, meglio credere a chi, da Roma, vi ha ispirato piú fiducia di chi si trovava in Veneto. Fa parte del gioco, ci mancherebbe, ma Sarri prima o poi avrebbe parlato ed ecco che scatta il giorno X.

“In Sarri docet”

Clima pesante, in tutti i sensi, aspettare il mister a formello e’ stata una passeggiata fra un fuoco umido. C’era curiosità e trepidazione sul sentirlo, non parlava da un po’ e giá si incomincia a sentire qualche mugugno. Qualcuno poi, forte del nome che ha o della testata giornalistica che rappresenta, ha voluto credere di poter giocare col mister e di svangarla. Ma il mister abbiamo imparato a conoscerlo, non guarda come ti chiami, non gli interessa per chi scrivi quanto cosa. E se i giornalisti non vedevano l’ora di sentirgli muovere delle critiche verso la società o uno scarso gradimento sul calciomercato, dal canto suo, il mister che scemo non è, non vedeva l’ora di togliersi qualche sassolino nella scarpa.

Ed eccolo, un sedicente giornalista, provare a fare la “domanda scomoda”, tronfio e soddisfatto. Ed ecco peró il mister sgonfiare ego su ego come un bambino che buca palloncini con uno spillo. “Del calciomercato, per quello che riguarda me, posso dire che il 75% delle cose che avete scritto sono boiate. Dovete dire la verità”

Boom!

Scoppiano piú sorrisetti soddisfatti che fuochi d’artificio a capodanno. “Ma come? Ma non puoi dirlo” non tanto perché abbiano scritto scemenze quanto perché il mister non doveva smascherarli a telecamere accese, ma come osi, mister? 

Inutile dire che i castori a formello stessero rosicchiando i rami degli alberi molto meno che dentro la stanza dove andava in scena la conferenza stampa della verità. Occhi strabuzzati, risposte al vetriolo, continue domande sul calciomercato sul quale il mister non voleva parlare. Perché scontento? No. E’ un allenatore, voleva parlare di calcio giocato, cosa ripetuta ed ignorata da qualcuno, i soliti padroni di casa a casa altrui. Sarri minaccia addirittura di abbandonare la conferenza stampa e consiglia di chiamare il DS Fabiani per parlare di calciomercato. 

Con la gentile concessione di qualcuno, resta e si va avanti. Io ero l’ultima a parlare ma Grosso che segna il gol decisivo contro la Germania nel mondiale del 2006 non è nulla in confronto a ció che mi vorticava nel cervello. Io, l’ultima, la piú piccola in tutti i sensi, avevo appena ascoltato quello che avevo provato a dire durante tutto il ritiro. A me sorride, il mister.

Adesso non è neanche quotato che i sedicenti si scaglieranno contro il mister ma poco si può inventare davanti ad un video dove e’ Sarri stesso a smontare tante cavolate.

Noi ci abbiamo provato ad avvertirvi, il tempo e’ stato galantuomo ed il mister, lapidario.

Nel giorno X, alla vigilia di Lecce Lazio, siete stati smentiti. E non abbiamo nemmeno bisogno di farlo noi, perché ci ha pensato il Comandante.

E non siamo assolutamente affranti nel poter dire che vi avessimo avvertito.

Testa al Via Del Mare ma con qualche soddisfazione in piú giá portata a casa.