Spezia-Lazio, Provedel: “Bravi a chiudere la partita. Abbiamo perso qualche punto per strada ma…”

Nonostante l’emozione di tornare al Picco, quello che era il suo stadio, Ivan Provedel è riuscito ancora una volta a tenere alta la concentrazione. Ha scacciato via i pensieri del passato e ha cercato di parere tuto quello che poteva regalando, in questo modo, l’ennesimo clean sheet stagionale (18° in 30 partite) al primo anno con la maglia della Lazio. Se la Lazio è ancora la miglior difesa del camminato è anche grazie a lui. Il numero 94 biancoceleste, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la vittoria della Lazio facendo un paragone con la Formula 1 (la sua seconda passione). Ecco le sue parole: 

“Ora meglio essere vaghi visto che tifo Ferrari. Diciamo che pian piano anche lì i valori verranno fuori. Ma non spetta a me commentare. Sono contento invece della prestazione di oggi, abbiamo perso qualche punto per strada ma quel che conta è che già da qualche settimana abbiamo trovato la giusta mentalità. Siamo stati anche fortunati perché lo Spezia all’inizio ha avuto le sue opportunità”.

SARRI E I SUOI METODI – “Il mister è un perfezionista, pretende molto e noi cerchiamo di seguirlo. Dobbiamo essere maniacali in quello che ci chiede, cura tutti i dettagli e noi dobbiamo seguirlo, non abbiamo alternative, altrimenti diventa difficile portare a casa i risultati”. 

SUCCESSO – “Sono cresciuto con l’idea che il rendimento passi attraverso il lavoro, penso a far bene ogni giorno. Se fai bene in allenamento poi i frutti te lo porti sul campo. Sono contento, non possiamo mai fermarci perché da qui in poi sarò sempre più dura. Se non prendo gol è per merito anche dei miei compagni. Se sarò al Gran Premio in Austria? Ho già preso i biglietti. Sarò lì con i miei amici con il camper”.

Il portiere biancoceleste ha parlato anche ai microfoni di Lazio Style Channel: “Il Picco è un campo caldo e difficile, lo conosco bene perché è stato casa mia. Voglio sottolineare la prestazione. Molti davano per scontato tutto questo. Venire qua è dura per tutti soprattutto dopo una vittoria come quella con la Juve che poteva causare un calo di tensione. L’avvio non è stato dei migliori ma abbiamo tenuto botta. Ciò che conta è che abbiamo portato a casa la vittoria”.

Sulla traversa di Bourabia dopo pochi minuti… “Il calcio è fatto di episodi. Alla fine è andata bene con la traversa. I pali ci sono apposta. A volte va dentro e altre va fuori. Siamo stati bravi a chiudere la gara e ad amministrarla nel finale”.

Che momento è? “Ci sono stati momenti negativi in cui non bisognava vedere tutto nero. Adesso bisogna essere contenti ma non esagerare con l’entusiasmo. Lavoriamo tutti bene in settimana, sono molto contento per Marcos Antonio. È una soddisfazione personale e soprattutto ci ha aiutato a vincere. Si allena sempre al massimo con abnegazione e spirito positivo nonostante abbia giocato poco. C’è una sorta di energia che ti porta a una gioia come questa”.

Che effetto ti ha fatto tornare qui? “Ero quei per pensare alla partita e aiutare la Lazio a vincere. Sicuramente qualcosa mi suscita. Sono state due annata le intense qui senza le quali non sarei arrivato dove sono. Sono per sempre grato a questo posto. Al di là delle emozioni, adesso sono a Roma e mi trovo benissimo alla Lazio”.

Che gruppo è? Lavoriamo già da un po’ insieme. Abbiamo una vera mentalità per fare quello che ci chiede il mister. Abbiamo regalato degli inizi di ripresa troppe volte in questa stagione e spesso ce lo ricordiamo nello spogliatoio. Senza dimenticarci che comunque in campo ci sono anche gli avversari, a volte sono bravi anche loro”.